La Francia torna ad interrogarsi sul futuro, scendono in piazza gli studenti contro il lavoro precario, un disagio legato a doppio filo con la disperata rivolta nelle periferie dell'autunno del 2005.
Con BANLIEUES Angelo Figorilli, inviato del tg2 e testimone diretto di quei giorni, ci restituisce non
solo la cronaca ma anche le domande, ancora senza risposta, della rabbia che ha incendiato Parigi.
Sarà l’effetto ipnotico del fuoco, sarà che i tre morti che ci sono stati non sono stati uccisi direttamente da nessuno, sarà che tutto sembrava un film, che Parigi è sempre Parigi, certo è che la rivolta delle banlieues ha avuto l’effetto di un fremito collettivo, emozionante e breve, un brivido lungo la schiena della Francia e dell’Europa, prima di tornare a pensare ad altro.
Eppure. Quello squarcio nel buio dei fuochi accesi a caso dalla rabbia e dal rancore dei giovani francesi-non francesi ha avuto il valore di un urlo, un urlo a squarciagola, con tutto il silenzio impaurito che resta, subito dopo.
Questo è il racconto di quei giorni, quelle due settimane che hanno dato a Parigi e la Francia l’onore e l’onta delle prime pagine dei giornali di tutto il mondo, le copertine dei telegiornali, soprattutto di quelli inglesi e americani, che difficilmente i francesi dimenticheranno. Ma è anche la storia di una ritrovata complessità, peraltro subito archiviata.
Parigi è uscita dalle cartoline per due settimane, doveva ritornarci in fretta, perché il Natale era maledettamente vicino. (dalla prefazione)
BANLIEUES i giorni di Parigi. Fuoco, rivolta, televisione e cenere. Pag.80 euro 8,00
(Edizioni Interculturali, 2006)
Ha pubblicato Il cane Patàn e altre storie (Edizioni Interculturali, 2005)
DISSERO
CARTA settimanale 13/19 maggio 2006 anno VIII n.18